SANTA PASQUA 2022

PASQUA: UNA LUCE NELLA NOTTE DELLA STORIA

Cos'è la Pasqua? Un fuoco che si accende improvviso nella notte; un sentiero nel deserto, un pane che toglie i morsi della fame, una piccola sorgente d'acqua nell'arsura del giorno. Una carezza di Dio, per continuare il cammino.
La prima Pasqua è accaduta in una notte di luna piena, quando Mosè ha liberato una moltitudine di schiavi e li ha condotti al di là del mare, verso terre di libertà. Un'altra Pasqua, ma non l'ultima, è quella che celebreremo nei giorni prossimi, tra di noi, stupiti per la fedeltà di Dio che continua ad amare questo nostro povero mondo. Anche la nostra Pasqua vedrà la notte accendersi di luce. L'ultima Pasqua sarà la manifestazione piena e definitiva della vittoria di Dio sul male e sulla morte. In mezzo rifulge la Pasqua gloriosa di Gesù, il dono della sua vita, la scoperta di un amore che va oltre la morte. E la luce di questa Pasqua ha fatto sì che la notte non sia più notte, per sempre.

Vivremo intensamente i giorni della Pasqua, pregando, ascoltando la Parola, celebrando la storia di Dio con noi, una storia incredibilmente affascinante e piena di bellezza. Ci domandiamo tuttavia come tutto ciò potrà far luce sulle vicende drammatiche e oscure che il mondo sta vivendo in questi giorni. Ci domandiamo se le nostre preghiere sapranno trovare un senso e dare una spiegazione ai milioni di profughi che fuggono dalla guerra, ai bambini uccisi, alle madri violentate, alle centinaia di migliaia di uomini e giovani mandati al massacro, in una guerra disumana e sacrilega, come più volte ci ha ripetuto papa Francesco. Sono di queste ore le notizie di crudeltà sempre più orrende compiute contro civili, donne e bambini. Città e paesi sono ridotti in cenere. Ci chiediamo con angoscia se ci sarà ancora una terra da abitare per gli umani, se ci sarà ancora un futuro per il mondo.

Ci rendiamo conto allora che la nostra preghiera da sola non basta. Essa deve aiutarci a trovare nuovi sentieri di pace che possiamo percorrere assieme, tenendoci per mano; deve incoraggiarci a prendere coraggiose iniziative in ordine all'accoglienza di chiunque abbia bisogno di aiuto; deve renderci più sobri nei consumi e più solidali di fronte alla sofferenza dei fratelli.

Vivremo la Pasqua di Gesù se sapremo eliminare le troppe parole superflue, talvolta cattive e offensive, e sapremo invece alzare forte la voce in difesa di quanti oggi - e sono popoli interi - subiscono l'aggressione dei violenti e dei potenti dominatori di questo mondo. Pregare non vuol dire stare in mezzo, ma mettersi dalla parte di chi viene violentato, abbruttito e ucciso.

L'annuncio della Pasqua dovrà toccare con forza la carne malata di questo nostro mondo, che solo così potrà trovare una via di guarigione e di pace. Chiediamo allora con fiducia a colui che, morendo sulla croce, è diventato la nostra pace, di essere anche noi artigiani di pace. Solo così la nostra Pasqua sarà vera.

Santa Pasqua a tutti!

I fratelli e le sorelle di Marango